domenica 29 novembre 2009

Queste pagine sono finalizzate a porre l’attenzione sulla problematica relativa alla disparità normativa adottata dall’Italia rispetto al resto d’Europa ed in particolar modo per quel che concerne il conseguimento della patente di guida. Inoltre, questo sito vuole anche essere una difesa per le persone affette da disabilità e un supporto per tutti coloro che lo necessitano, raccogliendo informazioni e leggi tra i diversi siti sparsi sul web. Non si ha la presunzione di cambiare il mondo, ma ognuno di noi, nel suo piccolo, può portare un contributo, tentando di sensibilizzare questo mondo divenuto ormai pieno di ipocrisia, pregiudizi, indifferenza ed insensibilità per i problemi altrui, per cercare di diminuire, almeno un pò, la disparità tra le persone.Le Istituzioni preposte sono indifferenti e/o demandano ad altri senza che nessuno intervenga per porre rimedio. I tempi della Giustizia nel nostro Paese, come tutti conoscono, non sono certo brevi, oltre al fatto che per far sì che vengano rispettati i proprio diritti occorre sborsare tempo e denaro.
Purtroppo non è semplice ottenere risultati comuni in quanto le numerose Associazioni presenti sul territorio Italiano operano autonomamente e per patologia infatti, benchè vi siano Associazioni a difesa dei diabetici, dei disadili motori, degli epilettici, dei ciechi ed ipovedenti forse le uniche che riescono ad ottenere ascolto sono proprio le prime due categorie. Ciò deriva forse anche dal fatto che il diabete e le disabilità motorie coinvolgono più soggetti rispetto agli altre patologie. Per quel che concerne le disabilità visive, benchè numerosi pazienti ne siano affetti le Associazioni presenti si occupano esclusivamente di ipovisione e cecità quindi, con un visus inferiore a 03/10 e pertanto non idonei alla guida di alcun veicoli. Restano così fuori da tutela tutta una serie di individui che possiedono un visus superiore a quello sopra menzionato e che trovano numerose difficoltà e barriere nel conseguire la patente. Ad esempio i soggetti monocoli e coloro che sono affetti da nistagmo congenito.

Nessuno di noi può comprendere lo stato psicologico delle persone affette da disabilità fino a quando non si ci trova nella stessa situazione. Queste persone, che già devono convivere con difficoltà oltre che, molto spesso, con la superficialità e la mancanza di rispetto della gente, devono perfino sentire affermare a ”Porta a Porta di B. Vespa” dal premier Berlusconi, sul tema Fiat, che al mondo d’oggi l’auto è uno” status symbol”. Probabilmente, o quasi certamente, in questa società della globalizzazione e del consumismo è così, ma per quei soggetti a cui viene negata la patente, non è così; per loro l'auto è solo un mezzo di trasporto che gli consente libertà ed autonomia. Inoltre queste persone subiscono una vera e propria discriminazione se possiedono i requisiti previsti dall'Unione Europea per poter conseguire la patente.Quello che ci rammarica e ci disturba maggiormente non è tanto l’impossibilità di conseguire la patente ma quello di non poterla ottenere nel Paese in cui viviamo, l'Italia!
Teniamo, inoltre, ben presente, la conformità del nostro territorio, che è composto prevalentemente da cittadine e paesi, più che grandi città metropolitane e, soprattutto, l'inefficienza dei mezzi di trasporto pubblici, sia per quel che concerne il parco vetture che i limitati orari di percorrenza, oltre che alle esorbitanti tariffe praticate dagli insufficienti taxi presenti nelle grandi città.
E’ assurdo che un onesto cittadino debba recarsi, richiedere e mantenere la residenza all’estero, esclusivamente per ottenere la patente ("turismo delle patenti"), soprattutto quando si apprende dai mass-media di casi di patenti false, di omissione di soccorso o addirittura, di soggetti che guidano senza patente o in stato d'ebrezza.

Uniamoci e rappresentiamo insieme il nostro disappunto per le discriminazioni che coinvolgono giornalmente quei cittadini italiani ONESTI e, soprattutto quelli affetti da disabilità, per quel che concerne i requisiti psicofisici e l’autorità competente a valutarli, previsti per l’idoneità al conseguimento della patente di guida europea gruppo 1 in Italia. (Contatti)

Le motivazioni di quanto sopra espresso, derivano dal disappunto che ad oggi, nessuno è mai intervenuto nel porre rimedio a queste discriminazioni visto anche il recente monito di Papa Benedetto XVI del 6 settembre 2009 e del Presidente della Repubblica Napolitano del 25 settembre 2009 oltre che a quanto di seguito riportato:


1. L'Italia resta indietro: Il punto 5 dell'allegato III della direttiva 91/439/CEE prevede che "Gli Stati membri potranno esigere, al momento del rilascio o di ogni rinnovo di una patente di guida, norme più severe di quelle menzionate nel presente allegato".

2. Autorità Medica competente: Nelle varie patologie indicate nell'allegato, viene citatao: "il candidato dovrà essere esaminato da una autorità medica competente". A differenza degli altri Paese l'Italia ha affidato questo compito alle Commissione Medica Locale patenti di guida.

Invitiamo il Governo attualmente in carica (Popolo delle Libertà) che sbandiera questa parola "libertà" sancita anche dai principi fondamentali della nostra Costituzione Italiana a porre rimedio perchè è assurdo ed ingiusto che gli onesti cittadini italiani che si trovano in tale situazione debbano subire e sopportare quanto quotidianamente si apprende dai mass media con l'aggravante di essere etichettati come soggetti pericolosi! NOTIZIARIOSe è vero che la legge è uguale per tutti e tutti sono innocenti fino a prova contraria, allora perchè in Italia vige la regola opposta? Nel nostro Paese purtroppo, al contrario di politici e persone autorevoli o dello spettacolo, sono sempre e solo i cittadini a dover dimostrare in Tribunale contro le Amministrazioni ed Enti pubblici, di non essere colpevoli raccogliendo testimonianze e documentazioni a loro discolpa. In realtà dovrebbe verificarsi il contrario! Occorrerebbe innanzitutto modificare in primis questa linea di principio per poter parlare di vera libertà! Ricordiamo che in Tribunale, per il nostro Paese non vi è la possibilità di difendersi da soli ed occorre obbligatoriamente rivolgersi ad un avvocato dovendo quindi sostenere ingenti somme di denaro. Inoltre per avere un respondo, pur avendo fiducia nella giustizia, occorre attendere i famosi e conosciuti tempi della magistratura.

L'attuale Governo già nel 2001 aveva, ed ancora oggi ha come slogan "cambiare l'Italia" rendendola più moderna, più efficiente e più vicina agli italiani. La maggioranza dei cittadini vi ha dato fiducia condividendo queste promesse allora iniziamo seriamente a lavorare anche con l'opposizione affichè ciò avvenga perchè siamo stufi e stanchi di essere presi in giro con finte promesse dai diversi Governi che si susseguono! E’ ora di intervenire seriamente affrontando i veri problemi presenti nel nostro Paese trovando soluzioni serie, omogenee e soprattutto condivise e non discriminatorie. Ciò che occorre è innanzitutto cercar di adottare norme che consentano di prevenire gli incidenti stradali e non come spesso avviene purtroppo, punire indistintamente con norme puramente restrittive ed imposizioni. Poi ovviamente ci sta che per i trasgressori si intervenga con norme punitive. Da qualche parte occorrerà pur incominciare per intraprendere questo lavoro
Vediamo di fornire al Governo qualche suggerimento e proposta su cui ragionare!

domenica 23 agosto 2009

L'Italia resta indietro!!

Il punto 5 dell'Allegato III (requisiti psicofisici minimi) della direttiva 91/439/CEE modificata dalla Direttiva 2000/56/CE e recepita nella legislazione Italiama con il DM 40T, prevede che gli Stati membri dell’Ue possano adottare norme più restrittive infatti, così ha fatto nel recepirla, il nostro Paese insieme ad Austria e Portogallo ma quest'ultime successivamente hanno recepito integralmente con la successiva direttiva. Teniamo presente però che in fase di promulgazione della direttiva, i criteri allora vigenti (1991), riflettevano l’opinione dominante dei maggiori esperti di medicina del settore. Tuttavia, poiché esistevano ancora differenze di opinione tra gli Stati membri in merito ai valori limite di sicurezza, la direttiva, all’allegato III, paragrafo 5, permetteva di imporre norme più severe rispetto ai valori armonizzati.
In questi anni (1991-2005), grazie allo sviluppo scientifico e tecnologico, ai principi fondamentali per cui è fondata l’Unione Europea, e sulle direttive emanate successivamente, nel 2005 sono stati adeguati nuovamente i requisiti psicofisici

Tale situazione crea disparità soprattutto per le persone cosiddette diversamente abili che pur possedendo i requisiti previsti dalla direttiva europea gli viene NEGATA la possibilità di conseguire la patente di guida in Italia a differenza di quanto avviene nella stragrande maggioranza degli altri Stati europei, ad esempio: Belgio, Danimarca, Francia, Germania, Grecia, Lussemburgo, Paesi Bassi, Spagna, Svezia, ed altri che hanno integralmente recepito la direttiva 91/439/CEE (Allegato III) già dal 1997. Ciò significa che mentre al cittadino italiano a cui viene negata la patente di guida, in quanto considerato dalla nostra legislazione un soggetto pericoloso per la sicurezza stradale sia per sé stesso che per gli altri, al cittadino Francese, Spagnolo, Tedesco, (turisti che prevalentemente vengono a soggiornare in Italia), e che possiede gli stessi requisiti psicofisici del cittadino italiano, oltre ad avere la patente di guida e circolare nel suo Stato, può tranquillamente circolare nel nostro Paese.