domenica 23 agosto 2009

L'Italia resta indietro!!

Il punto 5 dell'Allegato III (requisiti psicofisici minimi) della direttiva 91/439/CEE modificata dalla Direttiva 2000/56/CE e recepita nella legislazione Italiama con il DM 40T, prevede che gli Stati membri dell’Ue possano adottare norme più restrittive infatti, così ha fatto nel recepirla, il nostro Paese insieme ad Austria e Portogallo ma quest'ultime successivamente hanno recepito integralmente con la successiva direttiva. Teniamo presente però che in fase di promulgazione della direttiva, i criteri allora vigenti (1991), riflettevano l’opinione dominante dei maggiori esperti di medicina del settore. Tuttavia, poiché esistevano ancora differenze di opinione tra gli Stati membri in merito ai valori limite di sicurezza, la direttiva, all’allegato III, paragrafo 5, permetteva di imporre norme più severe rispetto ai valori armonizzati.
In questi anni (1991-2005), grazie allo sviluppo scientifico e tecnologico, ai principi fondamentali per cui è fondata l’Unione Europea, e sulle direttive emanate successivamente, nel 2005 sono stati adeguati nuovamente i requisiti psicofisici

Tale situazione crea disparità soprattutto per le persone cosiddette diversamente abili che pur possedendo i requisiti previsti dalla direttiva europea gli viene NEGATA la possibilità di conseguire la patente di guida in Italia a differenza di quanto avviene nella stragrande maggioranza degli altri Stati europei, ad esempio: Belgio, Danimarca, Francia, Germania, Grecia, Lussemburgo, Paesi Bassi, Spagna, Svezia, ed altri che hanno integralmente recepito la direttiva 91/439/CEE (Allegato III) già dal 1997. Ciò significa che mentre al cittadino italiano a cui viene negata la patente di guida, in quanto considerato dalla nostra legislazione un soggetto pericoloso per la sicurezza stradale sia per sé stesso che per gli altri, al cittadino Francese, Spagnolo, Tedesco, (turisti che prevalentemente vengono a soggiornare in Italia), e che possiede gli stessi requisiti psicofisici del cittadino italiano, oltre ad avere la patente di guida e circolare nel suo Stato, può tranquillamente circolare nel nostro Paese.

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